Natural process
Diventa necessario pensare a sistemi alternativi per il riutilizzo dei rifiuti organici, sistemi naturali e puliti esistenti in natura. Sistemi e processi non piu’ di trattamento ma di bioconversione, che generano altri sottoprodotti senza alcun impatto sull’ambiente, senza l’utilizzo di discariche ne’ di altri sistemi di smaltimento, soprattutto senza produrre altri scarti.
Uno di questi sistemi naturali di bioconversione, oggetto di studio da parte di numerose universita’, soprattutto asiatiche, e’ quello svolto in natura da ditteri saprofagi. Un sistema ancora in uso in alcune regioni del pianeta. Tutto cio’ che non e’ piu’ consumabile, viene posto in una fossato per consentire a numerosi animali ed insetti di trasformare efficacemente la matrice organica in nutrienti utilizzabili per altri animali di ordine superiore.
L’idea sviluppata con il supporto successivo dell’universita’ di Messina – Dipartimento di Scienze Chimiche, Biologiche, Farmaceutiche ed Ambientali, e’ stata quella di mettere a punto un modello produttivo standard e modulare per quantita’ e qualita’, in grado di bioconvertire qualsiasi matrice organica, sia essa costituita da umido/organico proveniente dalla raccolta differenziata urbana, scarti di produzione delle filiere agroalimentari e zootecniche, derrate alimentari non piu’ consumabili provenienti dai mercati, supermercati, negozi di ortofrutta, scarti di ristoranti, mense e comunita’, sottoprodotti di origine animale da macellerie, pollerie, pescherie, attraverso l’utilizzo dell’Hermetia illucens allo stadio larvale.
In un contesto di assoluta sostenibilita’ ambientale, il processo di bioconversione, dara’ origine ad una serie di sottoprodotti di elevata qualita’, tra cui farine per alimentazione animale e compost biologico. La F.A.O. da sempre alla ricerca di fonti alternative di proteine, ritiene che gli insetti hanno un grande potenziale nel contribuire alla sicurezza alimentare globale. Implementando un settore di ricerca e sviluppo anche alla luce delle nuove regole UE sul novel food, si aprirebbero nuovi mercati per la commercializzazione di farine derivate da insetti per un impiego diretto in sostituzione delle proteine animali derivate da animali senzienti ed il cui uso alimentare e’ gia’ diffuso in 100 Paesi ed e’ prassi per 2 miliardi di persone.