ottimo cibo per anfibi, rettili, uccelli

L’allevamento di H.illucens ha inizio nell’anno 2008 senza riferimenti bibliografici degni di nota. Dopo cinque anni grazie ad un complesso lavoro basato su test in scala ridotta che consentirono di osservare il dittero nel suo ciclo vitale e di applicare alcuni accorgimenti essenziali su come adoperarsi per industrializzare il processo naturale, si è giunti alla costruzione di un vero e proprio impianto di bioconversione larvale per la bioconversione di 10 ton/gg di rifiuti organici. Nell’anno in cui l’impianto è stato attivo, sono state avviate altre attività a completamento del ciclo di bioconversione e risolte alcune criticità dovute alla gestione di grandi quantità di rifiuti e all’elevato numero di individui di H. illucens. Era necessario completare il ciclo di bioconversione delle matrici senza generare scarti di produzione, senza ulteriori emissioni in atmosfera e senza sfruttamento aggiuntivo di risorse, in assoluta sostenibilità ambientale.

L’obiettivo è stato raggiunto. L’intenso lavoro di questi anni, supportato anche dall’attività di ricerca svolta dal Dip. ChiBioFarAm dell’Università degli Studi di Messina, ha permesso di sviluppare il know-how sull’intero processo che comprende sia la fase di bioconversione degli scarti che la fase di allevamento dell’insetto. Il know-how così sviluppato ha permesso quindi di fornire un sistema alternativo, pulito ed ecosostenibile, che mira alla valorizzazione delle biomasse di scarto, riutilizzandole come substrato per l’accrescimento di H.illucens allo stadio larvale. Il modello ancora più ecosostenibile è quello concepito per soddisfare esigenze relative a comunità con piccoli e medi impianti di prossimità; impianti comunque strutturati per essere modulari per qualità e quantità di rifiuti da bioconvertire che generano sottoprodotti di elevata qualità.